Vikram contro Vikram

Ovvero: il mio nome è Vikram

Mi capita spesso, quando parlo di libri indiani ai miei amici, che mi confondano Vikram Chandra con Vikram Seth e viceversa (sì, proprio così: non che confondano, ma che mi confondano - quanto sono presuntuosa...).

Per esempio, quando parlo (ultimamente spesso) di Vikram Chandra, mi dicono: "Ah, è quello che ha scritto Il ragazzo giusto!"
NOOO!!!
Il ragazzo giusto l'ha scritto Vikram Seth. Vikram Chandra ha scritto Giochi sacri.

Soprattutto per il mio compagno, il quale (povero) sente in continuazione parlare di Vikram di qua e Vikram di là, magari in mezzo a Salman, Amitav & C, il tutto in mezzo a libri che girano nel disordine della casa, la confusione non deve essere poca.
Mi diverto allora a fargli dei trabocchetti crudeli:
"Due vite: chi l'ha scritto? Vikram..."
"...Chandra!"
NOOO!!
Mai una volta che ci azzecchi.

In comune, oltre al nome proprio, i due hanno il fatto di essere indiani di origine e di scrivere dei tomi di mille pagine l'uno ambientati in India.
"Che differenza c'è fra i due?" spesso la gente mi chiede. La domanda non ha molto senso, è come chiedere che differenza c'è tra Baricco o Manzoni, in virtù del fatto che tutti e due si chiamano Alessandro.

Se proprio però devo dire qualcosa, a volte mi sbilancio nell'affermare che Vikram Seth scrive in modo realista, analitico, lineare, quasi documentaristico. Chandra in modo fantasioso, contorto, evocativo.
Ma a questo punto non posso evitare la domanda successiva: meglio Chandra o meglio Seth? E anche qui, è come chiedere se è meglio il mare o la montagna.

E' soggettivo, ma se forse spostiamo la domanda dai giudizi critici ai gusti personali, si può iniziare a ragionare e posso azzardare una risposta. Infatti alla domanda "cosa ti piace di più, il mare o la montagna?" la risposta ce l'ho (e tutti sanno qual è).
Allo stesso modo, la risposta ce l'ho anche per Vikram. E ormai tutti dovrebbero aver capito qual è, qual è lo scrittore che dei due preferisco.
E' lui: Vikram...

Commenti

  1. hihihi mi hai fatto fare delle belle risate! :)
    1o a pensare al tuo fidanzato, 2o a pensare a Baricco e Manzoni!! :)

    voglio però spezzare una lancia a favore del Vikram sbagliato, anche sotto la scorza un po' algida di un economista si trova un ottima prosa fantasiosa e poetica, un po' trattenuta forse, ma coinvolgente e anche un po' ammiccante ;)

    adoro gli economisti romanzieri! è più forte di me ;)

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  2. In realtà il povero Vikram sbagliato piace moltissimo anche a me... mi sono sorbita (in senso buono) le sue 1600 pagine senza neanche accorgermene... e anche lui scrive magnificamente. Ben venga la tua lancia spezzata in suo favore!
    Solo che, messa con le spalle al muro e costretta a dare una risposta, il mio voto va all'altro Vikram.
    Quali altri economisti romanzieri ti piacciono?

    PS: il tranello di Due vite era veramente insidioso, erano giorni che gli raccontavo la storia delle due vite parallele di Sartaj e Gaitonde in Giochi Sacri...

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  3. perdonami, quella del romanziere economista era una battuta tutta personale... il mio fidanzato (alias Nathan in Anobii e sul nostro blog) è laureato in economia e scrive per diletto... solo lui, non molti altri, almeno fino al prossimo Vikram :)

    sul tranello si, diabolico, l'ho capito solo ora :)

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  4. Bene, bene, allora ho capito la tua predilezione nei confronti del Vikram economista!

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