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Visualizzazione dei post da agosto, 2009

Il caso dei manghi esplosivi

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di Mohammed Hanif Avvincente. Fino dalle prime pagine, fin dalla copertina. Ed esplosivo. Tanto che, nonostante mi fossi imposta di staccare completamente dai libri indiani (e pakistani) almeno per le ferie estive, quando ho visto A case of exploding mangoes in una libreria indonesiana, non ho saputo resistere e l'ho subito comprato. Anche se la regola d'oro (anche questa auto-imposta con scarsi risultati) mi impone di evitare libri con le parole "odori e colori", "spezie", "matrimonio combinato", "mango", non dico in quarta di copertina ma almeno del titolo, ho pensato che se i manghi erano esplosivi forse un'eccezione alla regola si poteva anche fare. Non sarà un capolavoro immortale della letteratura, ma Il caso dei manghi esplosivi è uno di quei libri ben scritti, ben costruiti, con intelligenza e sarcasmo, che sono difficili da abbandonare, che si leggono tutti d'un fiato e che poi si ricordano per un po' (tant

Ritorno

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Ritornare nel piccolo mondo di questo blog è come perdersi nella dolcezza di un ritorno a casa, dopo la pausa estiva che mi ha portato in altri luoghi, in altre storie e in altri libri, anche se sembra che l'India mi segua ovunque io vada (ma in realtà sono io che cerco, e trovo, la sua influenza in ogni angolo remoto e inaspettato). Questa volta mi hanno seguito le storie di Rama e Sita che sono diventate nuove storie, interpretate da marionette intarsiate belle come opere d'arte e da danzatori che ballano con il fuoco. Mi hanno seguito i monumentali templi induisti e buddhisti e anche le sue moschee, arrivate proprio dal Gujarat indiano, con le preghiere notturne per il Ramadhan che hanno cullato i miei sogni. Le offerte a Durga e a Ganesh e le cerimonie di cremazione. I film di Bollywood (tutti doppiati) ogni giorno in televisione. (per la cronaca: sono stata in Indonesia...) Ritorno con qualche idea per il piccolo mondo di questo blog (sono solo buoni propositi, no