Il piacere non può aspettare

di Tishani Doshi

Una piacevole lettura, che scivola via in modo lieve ed elegante, senza lasciare sconvolgimenti nell'anima né riflessioni profonde, ma con una sensualità e una poesia molto coinvolgenti.  

Più che l'urgenza del piacere (il titolo inglese è The pleasure seekers), è la sua ricerca costante, lungo tutta la vita, a essere la protagonista del libro.

La storia è quella, romanzata, dei genitori dell'autrice: lei gallese e lui indiano di Madras (ma di famiglia gujarati e jainista), che si incontrano a Londra e si innamorano. 

Si sposano e scelgono di vivere a Madras, confortati da quella grande famiglia allargata che inizialmente aveva tanto contrastato la loro unione. In India nasceranno le loro figlie e sempre in India inizieranno anche le loro storie d'amore e di ricerca del piacere, più complicate e sofferte di quella del tutto idilliaca dei genitori.


Il tema della famiglia "mista" e "multiculturale", con tutte le sue ricchezze e le sue difficoltà, non è nuovo né portato avanti in modo particolarmente originale (devo dire che ho avuto un certo buon numero di déjà vu...), ma per una volta è l'occidentale che emigra, meno benestante della famiglia indiana, con tutti i suoi domestici e i lussi delle classi alte, così lontani dalle condizioni di vita del povero villaggio del Galles da dove proviene.

La saga familiare si dipana dalla fine degli anni Sessanta per arrivare fino al 2001: ogni tanto la storia si affaccia con curiose coincidenze (che rimangono tali) ma rimane sullo sfondo, mentre in primo piano sono i rapporti familiari fra genitori, nonne, cognate, figli, amanti e nipoti.

Questo è il primo romanzo di Tishani Doshi, che è anche poetessa e ballerina (e anche un po' star letteraria nei vari festival).
La giovane autrice indugia un po' troppo in certi stereotipi (la nonna dolcissima e saggia, la figlia irruenta, la relazione coniugale dei genitori), ma è brava soprattutto a descrivere un mondo familiare infondendo poesia e sensualità, e a dare uno spessore non banale al piacere, anche e soprattutto quello fisico.

Commenti

  1. E con questa lettura saluto tutti quelli che passano di qua: sono in partenza, questa volta "un po' più in su", per il Nepal!
    Riprenderò con i post a metà maggio!

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  2. Buon viaggio cara! Goditi il Nepal, bevi la magia e i colori di quel posto, e aspettiamo i tuoi racconti :-)

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  3. cara, buon viaggio. ti ho scritto news e consigli in risposta al post sul mio blog. contattami se hai bisogno di dritte

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  4. Anch'io ho avuto le stesse impressioni sul libro. Lei, tra l'altro, sembra che ormai abbia messo le tende in Italia: in questi giorni l'ho vista infatti a Venezia.

    Buon viaggio!!! Spero che sia stimolante e che ritornerai con tante idee ed esperienze, da condividere anche un po' con noi.

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  5. Buon viaggio Silvia!
    che bello, verrei anch'io; aspettiamo le tue impressioni di viaggio e i tuoi prossimi post.
    bacioni!

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  6. Ciao ragazze, sono tornata (purtroppo) e scusatemi se rispondo solo ora.
    Ora con calma racconterò (ma non sono per niente brava con i racconti di viaggio, anche se mi piace leggere quelli degli altri): è stato molto interessante e pieno di nuovi stimoli (e ho pure portato a casa qualche libro nepalese)!

    @Sonia: scusa se non mi sono più fatta viva, ma sono veramente partita di corsa, ti avevo lasciato due commenti sul tuo blog da KTM ma vedo che non sono venuti, non so se ti sono arrivati almeno per email o sono scomparsi nel nulla! Ora però sono ci riuscita, e ti racconterò meglio!

    @Stefania: com'è che io e te la pensiamo sempre uguale?
    Sì, la Doshi ormai è ovunque! Certo che questi scrittori indiani in Italia se la spassano!

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