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Visualizzazione dei post da giugno, 2012

The collaborator

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di Mirza Waheed Il protagonista di questo romanzo inizia a raccontarci la sua storia nel momento in cui si trova di fronte a un ufficiale dell'esercito indiano che, fra un "fucking" e l'altro, fra un sorso di whisky e l'altro, gli sta affidando un lavoro. È subito chiaro che il narratore si trova in una posizione di debolezza, che deve stare attento a come parla, che non può dire di no. Poco a poco capiamo che il nostro narratore è un ragazzo kashmiro di un piccolo villaggio, rimasto ormai deserto, a ridosso della Linea di Controllo (LoC) che divide la zona controllata dall'India da quella controllata dal Pakistan. Capiamo che il suo lavoro per l'esercito indiano sarà quello di andare a recuparare le carte di identità e le armi dai cadaveri dei militanti provenienti dal Pakistan che hanno attraversato il confine e sono stati uccisi: è lui il "collaborator" - suo malgrado - del titolo. Lo seguiamo così fra le valli del Kashmir,

Incontri d'India (e Sri Lanka) a Bologna

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Una delle cose più belle di questo blog è che ho conosciuto, e continuo a conoscere, persone fantastiche. Venerdì scorso è stato in questo senso una giornata speciale: a pranzo ho incontrato nuovamente le mie carissime amiche di blog Clara e Sonia , e il tempo con loro è volato a parlare di India e Nepal (e anche di Giappone), tanto che mi è venuta una voglia matta di ripartire al più presto verso oriente (magari con loro: che ne dite di un bel viaggietto insieme?). Poi, nel pomeriggio, sono andata a un incontro in cui con mia grande gioia ho finalmente conosciuto Sunil, che scrive il bel blog Awaragi . L'incontro era una puntata di Dia-logo , una rassegna estiva di incontri letterari con le comunità straniere in giro per le piazze e i giardini di Bologna ed era dedicato al subcontinente indiano. E' stato davvero interessante: si parlava di un personaggio del Paziente inglese , il romanzo dello scrittore Michael Ondaatje (nato in Sri Lanka e ora residente in Ca