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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

Un libro su Ghosh

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Amitav Ghosh di Alessandro Vescovi Questo libro è arrivato proprio al momento giusto: non appena finito di leggere Il fiume dell'oppio , proprio quando stavo cercando di fare il punto sui romanzi di Ghosh che ho letto in modo casuale e a distanza di anni uno dall'altro. Infatti è stato molto interessante leggere Amitav Ghosh di Alessandro Vescovi (che insegna letteratura inglese e dei paesi anglofoni all'università di Milano e che ho avuto il piacere di incontrare in alcune occasioni "indiane"). La lettura mi ha finalmente dato una visione d'insieme e un senso cronologico dell'opera di Amitav Ghosh, dal realismo magico degli esordi passando per una narrazione destrutturata per tornare poi a una scrittura più fluida e ottocentesca, fra India e New York, fra Egitto e Calcutta, con una narrativa che di volta in volta prende le forme della fantascienza, del diario di viaggio, dell'epopea storica. D'altra parte, il libro può anche esser

Il fiume dell'oppio

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di Amitav Ghosh Avevo lasciato i miei amati personaggi nel bel mezzo dell'oceano in Mare di papaveri . Avevano persorso tante strade per ritrovarsi tutti nella stessa barca e in qualche modo presagivo che quell'oceano li avrebbe spinti nuovamente in universi divergenti, in un nuovo Big Bang di storie e di intrecci. Sapevo anche dalle varie recensioni che il secondo romanzo della trilogia dell'oppio non avrebbe seguito tutti i personaggi del Mare di papaveri ma avrebbe preso nuove strade. Sono stata molto felice di ritrovare Deeti (il mio personaggio preferito) nelle prime pagine, anche se ho subito capito che per il momento era parcheggiata a Mauritius e in questo frangente si sarebbero seguite altre storie. Complessivamente però mi è dispiaciuto non sapere, almeno per ora (chissà nel terzo romanzo...), come è andata a finire per tutti gli altri. Il Fiume dell'oppio infatti si potrebbe anche leggere senza aver letto la prima puntata della trilogia