Non solo India: 12 consigli di letture iraniane

Come forse vi sareti accorti, questo blog ha avuto una lunga pausa nei mesi iniziali di quest'anno, in cui in realtà ho letto più che altro in previsione del viaggio di aprile in Iran (posto meraviglioso).
A grande richiesta (!), ecco quindi nella categoria "Non solo India", qualche consiglio di lettura iraniano, fatto dei 12 titoli che si sono aggiunti alla mia libreria.

1.
Hafez, Canzoniere
(a cura di Stefano Pellò e Gianroberto Scarcia, Ariele, 2005)
Su un blog indiano, non posso non iniziare dal grande poeta persiano del quattordicesimo secolo, considerato il poeta classico per eccellenza di ghazal (che trasmigreranno poi nella poesia urdu).
Le sue poesie parlano di amore e vino e, se vi capiterà di andare in Iran, visitate la sua tomba a Shiraz: un bellissimo giardino, pieno di rose e musica, con famiglie iraniane che leggono le sue poesie sulla sua tomba, come i versi di un oracolo. In Iran la poesia è viva. 

2. 
Gialal ad-Din Rumi, Poesie mistiche  
(introduzione, traduzione, antologia critica e note di Alessandro Bausani, Rizzoli, 1988)
Altro grande poeta persiano di ghazal (e non solo), che prima ancora di Hafez ha riformato la poesia persiana, Rumi segue la via delle immagini e della fantasia rispetto a quella del rigoroso rispetto delle regole della metrica, riempiendola di un grido mistico che sembra esprimersi a passo di danza.

3.
Omar Khayyam, Quartine
(a cura di Alessandro Bausani, Einaudi, 1956)
E ancora prima di Rumi e Hafez, abbiamo Omar Khayyam, non solo poeta: matematico e astronomo. Nelle sue quartine troviamo l'amore per il vino e il coraggio dell'affronto a Dio nel chiedergli conto dell'impotenza dell'uomo di fronte alla comprensione del creato e alla morte.
Ricorderete che in suo onore si chiama così il protagonista del "romanzo pakistano" di Rushdie, La vergogna. 

4.
Antonino Pagliaro, Alessandro Bausani, La letteratura persiana 
(Sansoni-Accademia, 1968)
Ammetto che non l'ho letto tutto (solo la parte del periodo classico), ma se vi va di approfondire alcuni aspetti sulla letteratura persiana di qualsiasi epoca, saperne di più della metrica dei ghazal o anche solo leggere alcuni testi tradotti dei principali poeti e scrittori, questa è la Bibbia per eccellenza.

5.
Ryszard Kapuscinski, Shah-in-Shah
(traduzione di Vera Verdiani, Feltrinelli, 2001)
Passiamo ora invece con un grande salto alla "Repubblica Islamica dell'Iran": Kapuscinski si trova a Teheran nel 1980 e ricostruisce, documento dopo documento come in un collage, le tappe che hanno portato alla rivoluzione islamica, che diventa non più un evento incomprensibile ma una logica conseguenza di tutti i fatti, i cambiamenti politici, i governi e le ingerenze straniere che fino ad allora si sono succeduti.

6.
Vanna Vannuccini, Rosa è il colore della Persia
(Feltrinelli, 2006)
Negli stereotipi del nostro immaginario sull'Iran, siamo abituati a vedere donne avvolte in chador tutti neri e a una vaga idea di un posto cupo e tetro. Ma l'Iran è il realtà il paese dei motivi floreali e dei colori accesi dei tappeti, delle rose, dei giardini e della poesia. 
L'autrice, corrispondente di Repubblica dall'Iran, ricostruisce la storia che ha ancora una volta al centro la rivoluzione islamica, con ampi capitoli che descrivono aspetti diversi della società e cultura iraniana.

7.
Farian Sabahi, Storia dell'Iran
(Mondadori, 2003)
E' la storia dell'Iran moderno che, anche qui, parte da fine Ottocento e ripercorre tutto il Novecento iraniano. Consigliato a chi si vuole documentare sulla storia iraniana in modo approfondito: ha un taglio accademico ed è molto puntuale ed esaustivo.

8.
Azar Nafisi, Leggere Lolita a Teheran
(traduzione di Roberto Serrai, Adelphi, 2004)
Parlando con amici e conoscenti che non lo hanno letto (e forse non hanno letto Lolita), ho capito che tutti hanno frainteso il titolo: le ragazze del circolo semiclandestino di lettura di cui parla questo libro non leggono Lolita di Nabokov per trovarci storie erotiche e proibite. Lo leggono invece a un livello più alto e intellettuale, come metafora del totalitarismo che rende schiave e complici le sue vittime, proprio come Lolita era prigioniera di Humbert. 
In realtà, non leggono solo Lolita, ma anche altri classici della letteratura inglese e americana (James, Austin, Fitzgerald), proposti dall'autrice del libro, professoressa di letteratura in lingua inglese esplulsa dall'università di Teheran.
Un gran bel libro soprattutto per gli amanti della letteratura, per chi crede che i libri possano dare un senso alla propria vita e una chiave di lettura del mondo, anche quando viene a mancare la libertà.

9.
Shirin Ebadi,  La gabbia d'oro
(traduzione di Ella Mohammadi, Milano, Rizzoli, 2008)
Il romanzo dell'avvocatessa iraniana premio Nobel per la pace ripercorre la storia di una famiglia vicina a quella dell'autrice, che riassume tutte le contraddizioni dell'Iran con le scelte diverse di tre fratelli nei periodi più bui della storia iraniana: un convinto comunista, un monarchico fedele allo scià e un militante islamico che crede nella rivoluzione di Khomeini. 
Qua e là ho avuto qualche dubbio: la storia mi sembrava inverosimile, con tre fratelli ognuno in una fazione diversa, e con alcuni inserti di storia dell'Iran che mi sembravano troppo didascalici in un romanzo. Ma in realtà la storia è vera, gli inserti servono a capire e quindi sono funzionali alla storia stessa, che è molto toccante. E lo scopo del libro è anche civile: «Se non potete eliminare l'ingiustizia, almeno raccontatela a tutti».

10.
Hamid Ziarati, Il meccanico delle rose
(Einaudi, 2009)
Vale la pena di leggerlo solo per la sua struttura: il romanzo è fatto di tanti racconti diversi, ognuno racconta la storia di un personaggio. Solo procedendo nella lettura scopriamo che il vero protagonista è proprio il "meccanico delle rose", l'unico che non ha un racconto a suo nome e che compare di volta in volta nelle vite degli altri personaggi: di padri, di donne sofferenti e di figli illegittimi. 
Il protagonista quindi è, come tutti noi, solo una comparsa nelle vite degli altri. E sullo sfondo c'è l'Iran, dagli anni Venti ad oggi.
L'autore, iraniano, vive oggi in Italia ed è in italiano che ha scritto questo libro.

11.
Kader Abdolah, La casa della moschea
(traduzione di Elisabetta Svaluto Moreolo, Iperborea, 2008)
La casa della moschea è quella di Aga Jan, commerciante di tappeti e portatore di un islam illuminato. Una casa di 35 stanze, dove c'è un posto per tutti e per tutto: malati, poeti, tappeti, corvi, libri.
A una prima parte del romanzo, fatta di magia, tradizioni e leggende, segue una seconda parte più drammatica, fra la modernizzazione forzata imposta dalla brutale polizia dello scià e l'integralismo religioso: un racconto dei tempi che cambiano, nel rimpianto di un passato che non c'è più.
L'autore, iraniano, vive oggi nei Paesi Bassi ed è in nederlandese che ha scritto questo libro.

12.
Marjane Satrapi, Persepolis
(traduzione di Gianluigi Gasparini, Agnes Nobecourt e Cristina Sparagana, Rizzoli Lizard, 2009)
Infine, non poteva mancare anche la più famosa graphic novel iraniana, da cui è stato tratto il film di animazione candidato all'Oscar.
Con un tratto deciso e con la semplicità del bianco e nero, Marjane Satrapi racconta la sua vita: la sua infanzia in una famiglia progressista, l'avvento della rivoluzione islamica, il periodo della guerra Iran-Iraq, gli anni trascorsi in Austria e il primo disastroso contatto con la società europea, il ritorno in un Iran che trova sempre più deprimente, fino alla partenza per la Francia, dove adesso vive.
Una storia che riesce a far sorridere e piangere insieme.


Commenti

  1. Ma che bella questa carrellata :-)
    mi piacerebbe provare il "meccanico delle rose", titolo curioso e idea affascinante, quella del proprio ruolo di passanti nella vita degli altri.
    un abbraccio!

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    1. Sì, molto carino, il libro e il titolo, e poi è anche scritto in italiano!

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  2. Interessante!
    Grazie mille dei sempre preziosi suggerimenti!
    (Di Aitmatov mi sono innamorata!!)

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    1. Ma che bello, innamorata di Ajtmatov! Che cosa hai letto? Racconta, racconta...

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