La biblioteca dei mille libri

di Irfan Master

Nel film Goodbye Lenin il figlio mentiva alla madre, costretta a letto dopo un infarto, per non farle scoprire che il muro di Berlino era caduto, insieme al socialismo, e che le due Germanie stavano per diventare un Paese solo.

Anche in questo libro c'è un figlio che mente al padre, a letto malato, per nascondergli la realtà storica, convinto che al padre ormai in fin di vita farebbe troppo male sapere la verità. 

Qui non sono due Paesi che si uniscono, ma due che si dividono: siamo ai tempi della Partizione e Bilal si trova a dover raccontare al padre che l'India resterà unita quando gli inglesi se ne andranno, che non si formeranno due Stati, che non ci sono rivalità e tensioni fra hindu, sikh e musulmani, ma sono tutti fraternamente partecipi del grande sogno di una terra nuova e libera, da costruire insieme. 

La realtà è ovviamente ben diversa: si avvertono le tensioni ovunque, al mercato, a scuola, in giro per il piccolo paese del Gujarat dove abita Bilal con il suo babuji. Tensioni che poi scoppiano in violenza e che segneranno famiglie, vite e tutti gli anni a venire.

Bilal dovrà quindi, con l'aiuto della sua banda multireligiosa di amici, evitare che la gente porti notizie negative al padre, stampare un giornale "falso",  e coinvolgere sempre più persone nella sua "bella bugia" (il titolo originale è A beautiful lie, mentre il titolo italiano si rifersice alla parete di libri che il padre di Bilal, amante della lettura, tiene della sua modesta casetta).


La biblioteca dei mille libri è un libro per ragazzi, che che può tranquillamente essere letto anche dagli adulti, immedesimandosi nella storia, anche se io ho avvertito che il target è diverso dai romanzi che leggo di solito. 

Tutti apprezzeranno la descrizione della vivacità della banda di amici inseparabili, l'immediatezza di certe situazioni, tratteggiate con grande freschezza, e il ritratto accurato dell'India degli anni Quaranta.
Gli adulti troveranno la stesura molto semplice, così come la prosa dell'autore, sempre molto lineare.

Irfan Master è stato molto bravo a rendere accessibili anche ai più giovani le dinamiche della Partizione: come racconta in questa intervista, la Partizione è uno degli argomenti più presenti nella letteratura indiana, ma è quasi assente nella letteratura per ragazzi. 

La divisione del mondo fra buoni e cattivi, la storia di fratellanza fra amici, la semplicità della scrittura aiutano certamente a far capire ai ragazzi che cosa deve essere stato questo momento storico molto complesso, lasciandoli con un finale comunque pieno di ottimismo, che fa ancora credere nella tolleranza fra gli uomini. 


Irfan Master, La biblioteca dei mille libri, Newton Compton 2012
Traduzione di Maddalena Togliani
pp. 254, € 9,90




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