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Visualizzazione dei post da aprile, 2012

Autobiografia di un indiano ignoto

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di R. Raj Rao Non è la prima volta che in un libro il protagonista vuole uccidere Salman Rushdie (d'altra parte sono in molti che lo vorrebbero uccidere).  In Piccolo soldato di Dio di Nagarkar era un aspirante terrorista islamico, nel primo racconto di questa raccolta di R. Raj Rao , con una simile dose di ironia, è un sosia di Rushdie che non ne può più di essere minacciato al posto suo. (A proposito di Dio, cioè di Salman Rushdie, come viene chiamato in questo racconto, butto lì qualche news dopo quelle di Jaipur: è in uscita un suo libro che racconta, appunto, della storia della sua condanna a morte, inoltre in autunno dovrebbe anche uscire il film tratto dai Figli della mezzanotte .) Ma questo è solo per dire che i riferimenti letterari indiani abbondano nelle pagine di questi 15 racconti, spesso sotto forma di critica della società letteraria. Racconti che scorrono ironici, beffardi, arguti e attenti a osservare i corpi delle folle indiane, i viaggi sui tren

L'età di Shiva

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di Manil Suri Lo dico subito: avevo molto amato il precedente romanzo di Manil Suri, La morte di Vishnu , una storia tutta vissuta all'interno di un condominio di Bombay nell'arco di tempo di una sola giornata. Ho poi scoperto sul forum di Anobii Un filo d'India (dove si discute di libri indiani) che invece la maggior parte dei lettori lo aveva trovato troppo confuso e inconcludente. Comunque sia, le mie aspettative erano sufficientemente alte (ma mica stratosferiche) nei confronti del suo secondo romanzo, L'età di Shiva , che è anche la seconda parte di una trilogia (la terza parte deve ancora arrivare, ma i tre romanzi non sono il seguito l'uno dell'altro: sono legati dai titoli, uno per divinità). A ogni modo, devo dire che le mie aspettative sono rimaste un po' deluse. Nonostante questo, mi sono comunque letta le 500 pagine tutte d'un fiato, ho apprezzato la storia che parte dagli anni Cinquanta e prosegue per i decenni muovendosi

I miei luoghi

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A spasso con i banditi e altre storie vere di Annie Zaidi L'India oltre Delhi e Bombay I luoghi di Annie Zaidi sono i luoghi di un'India un po' insolita, di un'India meno conosciuta e meno urbana di quella di cui di solito leggiamo.  Il Punjab, il Madhya Pradesh delle popolazioni tribali, il Chambal dei banditi.  Ma il pregio di questo reportage è quello di essere un viaggio molto personale in questi luoghi, che unisce l'abilità di una giovane giornalista indiana a una forte partecipazione emotiva, senza mai nascondere (né ostentare) una certa fragilità. A differenza di altri reporter, che pure mi piacciono, qui mancano - finalmente - l'eroismo da una parte e la finta modestia dall'altra. "Una delle cose difficili di essere un giornalista è che devi indurire un po' il tuo cuore", scrive a un certo punto Annie Zaidi e questo reportage è anche una riflessione sul mestiere stesso di giornalista. È uno sguardo su certe