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Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Ritratto del funzionario indiano da giovane

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di Chatterjee Upamanyu Il titolo di joyciana memoria di questo romanzo pubblicato con grande successo in India nel 1988 è tutto italiano: quello originale era English, August . Di joyciana memoria, non so quanto consapevolmente, sono anche il lato autobiografico della storia e la disarmante sincerità di certe affermazioni (in terza persona ma molto soggettive) del protagonista nel bel mezzo di un ambiente ostile che offre solo la fuga come possibile soluzione. Ma qui altro che artista, il giovane in questione è un tirocinante della diabolica macchina amministrativa indiana, svogliato ed eternamente annoiato. Agastya Sen infatti è un venticinquenne bengalese di buona famiglia appena laureato in letteratura inglese che entra a far parte dell'Indian Administration Service (Ias): lavoro sicuro, indubbi privilegi e cazzeggio assicurato, da vero fannullone dedito all'ozio e al vizio fra la burocrazia della pubblica ammistrazione.  Unico prezzo da pagare è quello di essere spe

Il prezzo della libertà e altri racconti

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di Saadat Hasan Manto (1912-1955) "Anche i cani dovranno decidere se essere indiani o pakistani." Mentre ero occupata a cercare nuovi scrittori indiani all'ultimo grido, non mi ero accorta che era uscito, in italiano, un vero e proprio capolavoro che risale a circa 60 anni fa, ora pubblicato da Fuorilinea, una giovane casa editrice con il progetto di " scoprire scrittori e tematiche ingiustamente dimenticati o trascurati, ma che invece continuano ad avere un riscontro spesso incisivo nell’attualità". Il prezzo della libertà e altri racconti è una raccolta di 15 short stories di Saadat Hasan Manto , autore nato indiano (nell'India britannica) nel 1912 e morto pakistano (giovane e alcolizzato) nel 1955, cantore in lingua urdu delle storie tragiche e assurde di chi ha vissuto gli anni dell'indipendenza e della Partizione. Quella Partizione che nel 1947 ha diviso il subcontinente in due stati

L'India a Torino: piccole osservazioni

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Potrei essere un po' polemica e dire che il Salone del libro è stata tutta una grande abbuffata commerciale, che lo spazio per l'India, Paese ospite, era veramente ristretto, che il rumore e la folla erano esagerati,  che molte cose avrebbero essere dovute approfondite di più, che i relatori avrebbero potuto leggere i libri di cui parlavano e così via. Però alla fine sono stati tre giorni molto piacevoli, ricchi di scambi accanto ai "miei" scrittori, che mi hanno lasciato tanti piacevoli ricordi. Ecco alcune osservazioni, opinabili, arbitrarie e del tutto condizionate dai soli incontri a cui sono riuscita a partecipare. Prima di tutto, sicuramente un grande interesse da parte del pubblico verso gli scrittori indiani. D'altra parte avevo fatto un giro in libreria la settimana prima del Salone: nuovi autori indiani erano spuntati come funghi e i titoli indiani fra gli scaffali erano decisamente aumentati (inflazionati?). In molti incontri del Salone,

L'India a Torino: ringraziamenti

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Eccomi di ritorno dal Salone del libro di Torino, dove non ho fatto altro che seguire appuntamenti indiani. Potrei dilungarmi sugli autori o sui temi emersi (non cantate vittoria, lo farò!), ma per ora ringrazio tutti quelli che mi hanno voluto dedicare un po' del loro tempo, tutti quelli che hanno trasformato questo appuntamento fatto di pazza folla e di folli corse da una conferenza all'altra in un piacevole momento per incontrarsi o ritrovarsi. Grazie a tutti! In particolare, grazie a: - Vincenzo, per avermi presentata a uno dei miei autori preferiti e per le sue sempre geniali osservazioni - Indra Sinha, per i suoi aneddoti su Bhopal e per la sua disarmante dolcezza - Alessandro, per avermi introdotto nel magico mondo delle interviste di Booksweb intervistandomi proprio a proposito di questo blog - Alessandra di Booksweb, per la fiducia in una umile blogger come me accanto a grandi scrittori - i ragazzi di Booksweb dietro alle telecamere, così professio

Altre stanze, altre meraviglie

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di Daniyal Mueenuddin   Da un autore pakistano, una raccolta di racconti ben scritti, sensibili e intelligenti, che ho apprezzato moltissimo anche io che in genere non amo leggere racconti. Altre stanze, altre meraviglie non è solo una raccolta: ogni racconto è legato agli altri, perché tutti ruotano intorno alla figura di K.K. Harouni, un grande proprietario terriero del Punjab pakistano, e al suo mondo feudale sempre più minacciato dagli interessi dei nuovi industriali. Anche quando non è presente, è chiaro che tutto gira intorno a lui, vertice assoluto della piramide, in particolare tutto il vasto mondo della servitù legata a vario titolo alle sue proprietà: dall'elettricista al cuoco, dalla dama di compagnia all'autista. Attraverso servitori e lontani parenti, ci ritroviamo nel villaggio più arretrato del mondo rurale pakistano per arrivare agli appartamenti di Parigi presi in affitto per il capodanno. Ogni storia è indipendente, ma interlacciata alle altre:

Non solo Torino...

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...ma anche Venezia! Segnalo anche gli incontri con scrittori indiani a Venezia il giorno 20 maggio, nell'ambito del programma Incroci di civiltà (e ringrazio Stefania che me li ha segnalati). Saranno presenti Vikram Seth , l'autore del Ragazzo giusto , Alka Saraogi , scrittice che scrive in lingua hindi e autrice del bellissimo Bypass al cuore di Calcutta, e Tishani Doshi , autrice del romanzo Il piacere non può aspettare .

L'India a Torino: ecco chi c'è!

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Eccoci qua: mentre ero in viaggio in Siria, è uscito il programma del Salone del Libro di Torino (13-17 maggio) che quest'anno vede l'India come paese ospite. Qui ci sono tutti gli eventi dettagliati del programma "Paese ospite: l'India ". Purtroppo, rispetto agli scrittori annunciati in precedenza, non sarà presente Anita Desai, ma ci sarà invece la figlia Kiran.  Ora mi metto a riassumere quali saranno gli scrittori indiani presenti (so che sono loro i più attesi!), ma nel programma ci sono molte altre cose interessanti: la matematica indiana, le letterature in lingue indiane, musica e film, autori non indiani che hanno scritto di India... Sudhir Kakar. È uno psicanalista e scrittore. Ha pubblicato i romanzi L’ascesi del desiderio , storia di un giovane al cospetto dell'autore del Kamasutra,  Estasi , l'incontro di un santo con un ragazzo dai costumi occidentali, e Mira e il Mahatma, la storia della relazione fra Gandhi e una giovane i