Il Festival Namastè Italia a Polesine Parmense


Segnalo il Festival delle culture Italia-India, Namastè Italia, che si terrà il prossimo weekend (9-11 ottobre) a Polesine Parmense (PR).

Riporto qui il programma, ringraziando chi ha avuto il buon cuore di invitarmi e facendo notare che l'evento Letterature che si incontrano di sabato 10 ottobre alle 17:00 è abbastanza imperdibile...

VENERDÌ 9 OTTOBRE

ore 18.00 Le autorità incontrano la stampa e il pubblico per la presentazione di Namastè Italia
ore 21.00 Marionette indiane spettacolo di Naurang Ji

SABATO 10 OTTOBRE

ore 11.00 Turismo Italia India incontro con Bashir Khan
ore 13.00 Pranzo: gastronomia indiana
ore 15.30 Concerto sitar di Nadim Khan e Arup Kanti Dass
ore 17.00 Letterature che si incontrano con Guido Conti, Silvia Merialdo, Vincenzo Mingiardi, Alessandro Vescovi
ore 19.30 Cena: gastronomie italiana e indiana
ore 21.30 Sul fiore di loto di Simona Zanini. Teatro-danza classico indiano in stile Bharata Natyam (1a nazionale)

DOMENICA 11 OTTOBRE

ore 10.30 Riti religiosi indiani
ore 11.00 Verdi: d’amor sull’ali rosee incontro con Gustavo Marchesi
ore 13.00 Pranzo: gastronomie italiana e indiana
ore 15.00 Lezione/dimostrazione di teatro-danza classica dell’India con Simona Zanini
ore 16.30 L’India di Salgari incontro con Gustavo Marchesi e Vittorio Sarti
ore 18.00 Musiche indiane concerto del Shaan Punjab Di Musical Group
ore 21.00 Centochiodi proiezione del film di Ermanno Olmi (con la possibile presenza del maestro Olmi)

Venderdì • Sabato • Domenica

Grandi Mostre: Goa, Kashmir, Arti figurative dell’India contemporanea.
Proiezioni ad libitum di Il Mahabharata di Peter Brook, Gandhi di Richard Attenborough e di film indiani.

Mercato di prodotti indiani: abiti, stoffe, profumi, sapori e colori.

Commenti

  1. questo fine settimana sono in bivacco.andiamo ad arrampicare. abbiamo programmato da tanto tempo. peccato.bella iniziativacomunque. dovrebbero organizzarla anche a mestre, considerandola percentuaale di asiatici presenti. da anni é piúprobabile incontrare in centro un indiano che un italiano. incredibile ma vero. a me ovviamente piace....ai mestrini un po' meno....

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  2. Arrampicare! Dove di bello?
    Pure io arrampico (o meglio, ci provo).

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  3. La schiara delle dolomiti bellunesi. c'é un bivacco, (Dalla Bernardina). Non so se riusciamo ad arrivarci....siamo sotto La Gusela, uno spuntone di roccia caratteristico di queste parti.
    non sapevo che anche tu arrampicassi. io adoro lamontagna. non sono una grande scalatrice, peró ci provo. in Nepal vado spesso a fare trekking ad alta quota....perché lí non c'é il ghiaccio ad ostacolare. a 5000 metri trovi ancora i futteti. qui invece trovi il ghicciaio.

    weekend/montanaro...weekend indiano..
    ti penseró, tu peró fa' lo stesso, poi ci scambieremo le esperienze....per il momneto essere in due posti contemporaneamente ci rimane difficile....:)

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  4. Che bello, peccato che per me è un po' distante (anche considerando che non ho l'auto)!

    @Sonia: Dovrebbero proprio fare una cosa simile a Venezia o a Mestre! Parli a me di incontrare più spesso indiani di italiani... Io vivo in un paesino nel trevigiano che ormai è Little Punjab, ahahah! :-D

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  5. Ciao Slivia,
    Ma a questo punto sono io che dovrei venire giu’ in Italia, e non tu qui ad Amburgo!!! Mi piacerebbe molto venire a vederti e sentirti parlare di letteratura indiana, peccato per la distanza…
    Sono reduce dal Filmfest Hamburg. Purtroppo non sono riuscita a vedere tutti i film che volevo, non solo per via del lavoro ma anche per colpa di un maledetto raffreddore! Dei quattro film indiani in programma sono riuscita a vederne due.
    Il primo, “Bombay Summer”, e’ la storia di una ragazza e due ragazzi che vivono a Bombay. La protagonista e’ una ragazza di buona famiglia che vive col padre e il fratello e ha un ottimo lavoro. Del suo stesso ambiente e’ il suo ragazzo, un aspirante scrittore. Il terzo protagonista e’ invece un aspirante artista che vive in un chawl e per mantenersi spaccia droga con un amico. Mi e’ sembrato che con questo film il regista abbia cercato di descrivere realisticamente la situazione attuale dei giovani a Bombay. Molte scene sono girate nelle case da cui risulta netto il contrasto tra l’appartamento di lusso dove vive la ragazza e la minuscola stanzetta del chawl dove alloggia l’artista. Forse la storia non mi ha completamente convinta, ma di sicuro e’ valsa la pensa vedere questo film per avvicinarmi un po’ a questa citta’ che ancora non ho visitato!
    Il secondo film, “Gulabi Talkies”, era invece ambientato in un villaggio nel Karnataka. La lingua parlata era il Kannada, che ho sentito per la prima volta! La protagonista, Gulabi, e’ una donna musulmana i cui vicini di casa sono per lo piu’ di religione induista. Gulabi e’ appassionata di cinema e le viene regalato un televisore a colori, il primo nel villaggio, che la rende molto popolare tra gli altri abitanti. Purtroppo pero’ in quel periodo scoppia la Guerra del Kargil e gli induisti iniziano a dimostrarsi ostili verso i musulmani. Di conseguenza anche Gulabi iniziera’ ad avere non pochi problemi. Questo film mi e’ piaciuto molto perche’ tratta dei problemi non solo di Gulabi, ma anche degli altri abitanti del villaggio come i pescatori la cui pesca non sempre e’ abbondante o la nuora il cui marito vive distante e viene tiranneggiata dalla suocera. Piccole storie di tutti i giorni, cosi’ semplici, eppure cosi’ vere!
    Ora, ritornando ai nostri amati libri, ti comunico che ho quasi terminato la lettura di “Maximum City” e quanto prima ti faro’ sapere cosa ne penso!

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  6. @Sonia Nepalese: intanto il 17 otobbre a Mestre c'è questo evento con la comunità bengalese. Proietteranno un film bengalese in lingua originale con i sottotitoli in inglese e poi leggeranno brani di autrici bengalesi (in italiano e bangali):

    http://www.facebook.com/event.php?eid=142360112184&ref=nf

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  7. Sonia nepalese,
    anche io adoro la montagna. Vado spesso in Trentino, che da qui è la cosa più veloce. Qualche volta sono venuta nel Veneto: più volte alle Tofane, nel Cadore, spesso nella zona dei Lessini e del Carega, l'anno scorso con un corso di arrampicata su roccia abbiamo fatto una via di roccia (la fessura Comici) ai Cadini di Misurina: forse una delle gite più belle che abbia mai fatto! Ma esattamente dove andrai tu questo weekend non ci sono mai stata: ti penserò!

    Eh già, qui neve e ghiaccio arrivano subito. Anche io quando sono stata in Ladakh (d'estate) mi ero stupita che fino a 5500/6000 metri non ci fosse un briciolo di neve!
    Comunque a me il ghiacciaio piace molto, è anche un po' quasi un rito, con tutta le preparazione della cordata, il ripasso delle manovre di sicurezza ecc., insomma, ti fa sentire una piccola alpinista avventurosa, anche se vai su ghiacciai facili...

    Allora la prossima che vengo sulle tue montagne ti faccio sapere!

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  8. Stefania,
    mi dispiace che tu non possa venire, in effetti è un po' lontanuccio, ma goditi la festa bengali (e poi raccontaci)!

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  9. Karachan,
    possiamo fare un po' per uno, una settimana in Germania e una in Italia a seconda dei festival (e magari qualcuna in India...)!

    Grazie per averci mandato le tue impressioni sui film: non conoscevo nessuno dei due e soprattutto il secondo mi ispira molto, vedo se riesco a trovarlo da qualche parte.

    Facci sapere su Maximum city (fra "Bombay summer" e "Maximum city" ti stai facendo una bella full immersion nella "città degli eccessi")!

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  10. @Silvia: la via è quella famosa della schiara. è impegnativa quindi non assicuro nulla. chissà. forse torniamo in dietro. a me il ghiaccio non piace molto..sono abituata ale e snza. La comic na via dretta:: caspita, sei na forte allora. io sono all prime armi. in falesia faccio il sesto ma in montagna arrivo al quarto scarso. sai bene che sono de mondi diersi. a visitato anche Lhè 8non ricordo se si scrive così)?

    @stefania.
    che sfiga, non potrò esserci al festival bengalese sono impegnata in montagna anhe il prossimo fine settimana. precisamente dove si svolge? al candiani?
    sai ce si pensava, con alcuni poeti veneziani, di organizzare una lettura di poesie al ristorante.rosticceria indiana in via piave. ci sei mai stata? si mangia benissimo e il proprietario è simpaticissimo. è bello mangiare lì. sempre pieno di indiani simpatici.
    la povincia di treviso è piena di indiani lo so, gli affitti costano meno e loro si rovano meglio.

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  11. scusate per gli errori di battitura. oggi ero anche senza occhiali a lavoro....sorry

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  12. Sonia nepalese,
    non ti preoccupare per gli errori di battitura!
    Io il sesto in falesia non lo faccio manco se piango, manco da seconda tirata su a forza... (in realtà la falesia mi annoia, anche se è indispensabile per allenarsi)
    Quella via era al massimo un quarto+ (almeno la nostra variante).

    Sì, sono stata a Leh, anche perché è difficile non andarci, in Ladakh tutte le strade portano a Leh...

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  13. cacchio ma il quarto in montagna è duro......
    io faccio il sesto in falesia...dove è molto più facile...
    devi essere veramente una tosta.
    Eh si, allenarsi..la falesia è molto utile.

    Leh è un posto meraviglioso...tanto tanto simile ai villaggi himalayani o alle zone del Dolpo e del Mustang.
    Che nostalgia, ripartirei domani

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  14. Per me sei tosta tu, il sesto in falesia per me è irraggiungibile!

    Io sono anni che voglio andare in Mustang e ogni volta per svariati motivi devo rimanadare, uffi!

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  15. @Sonia: no, l'incontro non è al Candiani ma al teatro Momo (che non so neanche dove sia). Da questo piccolo particolare capirai che non conosco per niente Mestre, ma fino a Via Piave ci arrivo, anche se non sono mai stata alla rosticceria di cui parli. Io conosco praticamente solo Venezia. Abitavo a 5 minuti dal ristorante indiano Ganeshji ma ci sono andata solo una volta. :-(
    Il mio "stock" di abbuffatte indiane l'ho fatto a Londra!

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  16. @Stefania: il ristorante indiano Ganeshji...che nostalgia! Ci andavo ogni tanto per pranzo tra una lezione e l'altra. Ha aperto proprio nel periodo in cui studiavo a Venezia e non ho resistito alla tentazione di provarlo! All'epoca era l'unico a Venezia, non so se adesso ce ne siano altri. Dicono che a Londra i ristoranti indiani siano ottimi, molto simili alla cucina originale. Purtroppo nei miei vari viaggi in Inghilterra non ho mai avuto l'occasione di provarli. Pero' adesso mi rifaccio qui ad Amburgo dove esiste persino un'ottima pasticceria indiana!!!

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  17. @silvia: il sesto lo faccio su granito, non su calcare. il mio massimo è quinto scarso su calcare.

    @stafania: non so neanche io dove sia il teatro momo a mestre. la rosticceria te la consiglio proprio. il Ganeshji invece se ne è sceso tanto negli ultimi tempi. un mese in india e in nepal e non mi è successo nulla a livello alimentare...poi vado da loro per fare un tuffo nostalgico e mi sento malissimo...costretta a correre a casa di frettisssssssima....Purtroppo so che non è successo solo a me. A venezia c'è un'altra rosticceria indiana, vicino al cinema Italia, a strada nuova, seconda calle sulla destra dopo il cinema, andando verso la stazione.
    il migliore di tutti però è quello di mestre....fantastico...non come quelli di Londra (io ne ho provato uno ottimo in Piccadilly) ma veramente buono

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  18. @Sonia Nepalese: Grazie per i consigli culinari, proverò le rosticcerie la prima volta che sono a Venezia o a Mestre!

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  19. @Silvia: libri indiani in questo articolo de La Stampa:
    http://www.lastampa.it/_settimanali/ttL/default_pdf.asp?pdf=7

    In bocca la lupo per l'incontro di oggi e il resto del festival Namaste Italia...

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  20. Stefania, grazie mille!
    Ho finito da poco Fiume di fuoco, è veramente straordinario, te lo consiglio assolutamente. Ora devo solo trovare le parole per parlarne.

    Ho letto anche la Stanza della musica, mentre non conoscevo Il quaderno azzurro.
    Grazie!

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  21. La stnza della musica é veramente molto bello, delicato..peró...se dvo essere sincera...si nota proprio che é un primo romanzo, un pó troppo in bilico tra il romanzo con una trama fragile, e il documentario sulla storia della musica indiana.....comunque mi é piaciuto

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  22. Sonia nepalese, sono d'accordo, secondo me non è una grande scrittice (almeno per il momento), soprattutto nelle parti meno personali e più narrative, ma aveva sicuramente qualcosa di interessante da raccontare.

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