India e paesi himalayani, Terre dell'Uomo

a cura di Cristiana Natali

Torno dal mio viaggio con ancora più voglia di viaggiare e di partire, di vedere mondi diversi da questo, non perché questo non mi piaccia ma perché la diversità è bellezza.

Questi caldi giorni con ancora le immagini negli occhi di altri mondi mi sembrano ideali per parlare di un libro fotografico sull'India che mi è arrivato qualche tempo fa: India e paesi himalayani, a cura di Cristiana Natali, che fa parte della collana Terre dell'uomo pubblicata da L'Artistica Editrice.




Ecco, in genere non sono una che dice che "un'immagine vale più di mille parole": per me le parole valgono moltissimo perché spalancano porte agli occhi e a tutti gli altri sensi.
Così non ho mai parlato di libri fotografici, ma devo ammettere che molto spesso mi perdo nelle foto del subcontinente, affetta da quel Mal d'India che viene riconosciuto anche nell'introduzione di questo libro.

Mi sono persa anche in queste foto, che descrivono il rapporto quotidiano dell'uomo con la sua terra, attraverso il lavoro, il riposo, la famiglia, la religione, il cibo, i trasporti.

Tutte immagini molto intime, spesso scattate nelle campagne indiane, al mercato, nelle risaie, al telaio, durante la pesca o il bucato, spesso nei luoghi meno noti dell'India (c'è tanta Orissa, per esempio) e con una sezione dedicata alle zone himalayane (Nepal, Bhutan e Ladakh - che nostalgia, il Ladakh!).

Le fotografie sono divise in varie sezioni tematiche (in cammino, i nomadi, la vacca, la fatica dell'uomo, l'acqua ecc.), accompagnate da citazioni di autori indiani e non, a volte didascaliche a volte solo evocative: si va da Neruda o Manganelli a scrittori indiani immortali come Tagore (immancabile) passando per Shantaram (pure lui immancabile, a questo punto!).

Alcune della scelte tematiche sono molto originali, tipo la sezione "ruote", in cui ci accordiamo quante biciclette ci sono in India.
I fotografi poi sono italiani e indiani: una piacevole sorpresa.

Inoltre, altri due volumi (l'Africa e il Sudest asiatico) accompagnano quello sull'India: altri mondi per i quali partirei domani.

A proposito di fotografie e di India, vorrei segnalare anche il blog fotografico Life in India, che ogni tanto vado a sbirciare. 
E ora torno alle mie parole.

Commenti

  1. Silvia, ben tornata. In attesa delle tue parole, un caro abbraccio da un'altra malata d'India
    C.

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  2. Ciao Clara, un abbraccione malato d'India anche a te!

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  3. Silvia, a proposito, che ne dici di rilanciare il nostro incontro fra bloggers "malati d'India"? Così cominciamo a vedere chi c'è e quando può. Per me da ottobre, ogni sabato va bene (giàil 1 ottobre). Ferrara? Ristorante indiano?

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  4. Ok! Ferrara, ristorante indiano.
    Scrivo un'email a chi potrebbe essere interessato. ciao!

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  5. Grazieee :-)
    Clara (nn sono loggata)

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  6. ciao Silvia e bentornata!
    a proposito del libro fotografico, direi che a volte un'immagine può davvero cogliere nel segno, tanto quanto una parola o una frase ben scritta. A me i libri fotografici piacciono tanto, ne ho diversi di argomento indiano (figuriamoci!).
    Per quanto riguarda il ritrovo a Ferrara, che non posso fare a meno di leggere, vengo anch'io? :-)
    bacioni!

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  7. Ah! a proposito, il 1 ottobre (leggo da Clara che lo ha proposto) a Ferrara c'è Internazionale. Io sono lì a fare una conferenza con proiezione, si intitola 'Storie di Stoffa'(sulla storia e l'arte dei gruppi etnici del Kutch), ne parlerò in un prossimo post. Non credo di potermi esimere dall'andare poi con il gruppetto di persone che mi ha darà una mano con la tecnologia (e poi certo con la famiglia) a cena. Quindi purtroppo non posso dirvi di esserci per cena.

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  8. Certo che vieni anche tu!
    Ferrara è un po' una via di mezzo per tutti quelli che abitano in zona.
    Che bella, la tua iniziativa del 1 ottobre! Cercherò di esserci.

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