Lo scrivano di Bombay

di Anjali Joseph

Eccomi di ritorno dopo una bella pausa fatta di storie, viaggi e libri giapponesi.
Tornando ai miei amati libri indiani, segnalo l'uscita della prossima settimana dello Scrivano di Bombay, traduzione italiana (chiedo scusa ma davvero non so di chi!) del romanzo di esordio di Anjali Joseph, Saraswati Park, di cui avevo parlato qualche tempo fa dopo averlo letto in inglese.

Il titolo italiano si riferisce a Mohan, uno dei protagonisti, che lavora di fronte all'ufficio postale scrivendo lettere e moduli per chi non sa scrivere. Un mestiere d'altri tempi.

Rimando al post su Saraswati Park per le mie impressioni di lettura, e consiglio di leggerlo soprattutto per la sua storia intima, soffusa ed elegante, per le descrizioni di una Bombay fatta di angoli e di luce, di case e di quartieri della piccola borghesia urbana, per i personaggi descritti nella loro quotidianetà, nei loro piccoli sogni e nelle loro grandi incertezze. 

Commenti

  1. Bentornata Silvia! Mi ricordo di questo libro, di quando ne avevi parlato. Lo leggerò in italiano. Un abbraccio. Ps. non so nemmeno io chi l'ha tradotto

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  2. ben tornata cara!lo cercherò in libreria, ultimamente sono così stanca la sera (e così impegnata nei fine settimana per la ristrutturazione della casa nuova) che non leggo nulla. Dormo.
    un abbraccio!

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    1. Buone dormite e buon riposo!
      Magari lo leggerai in una fantastica casa tutta nuova!

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  3. La traduzione è di Manuela Faimali, una giovane traduttrice di cui non so nulla tranne quel poco che si desume da internet.

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    1. Grazie!
      Non penso che lo rileggerò in italliamo, comunque!

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  4. Ciao, ho brevemente citato il tuo sito in un mio articolo dedicato all’Asia nel Web italiano, pubblicato sul periodico Eco News. Lo puoi leggere anche qui su MilleOrienti:
    Così l’Asia conquista il web italiano: blog, forum, ecc…
    http://bit.ly/L7pylb
    Un caro saluto, Marco Restelli

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    1. Letto, davvero molto interessante, mi sono segnata un mucchio di siti e blog che non conoscevo.
      Grazie davvero per avermi citato, troppo buono!

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