Libri e film di fine estate

Ho preso una piccola pausa estiva per immergermi nuovamente nel Giappone (attraverso nuove letture) e nei Balcani (qui non solo letture, ma anche un piccolo viaggetto che mi ha portato al di là dell'Adriatico, in questa terra così vicina e così lontana - in realtà lontana per noi, non certo per loro). 

Un bel viaggetto che, fra tutta la frammentazione di popoli, lingue, etnie e religioni, mi ha spinto ad amare in modo particolare gli albanesi, così accoglienti, spontanei e pieni d'amore per gli italiani (non si capisce perché, visto come li abbiamo trattati in passato e li continuiamo a trattare...) e a scoprire la loro terra e la loro cultura. 
Un viaggio che consiglio a tutti, facilmente realizzabile e super-economico, per conoscere anche chi viene ad abitare nel nostro paese ed è spesso vittima di pregiudizi.

Finiti, ma solo per il momento, i romanzi balcanici (e qui vorrei consigliare quelli di Ismail Kadaré e di Anilda Ibrahim), torno ora all'India (e scusate la premessa che non c'entrava niente...).

Come lettura di fine estate ho deciso di rileggere, questa volta finalmente in inglese, I figli della mezzanotte, proprio lui, il libro che per primo mi portò in India. L'avevo letto esattamente 10 anni fa, in una fredda estate inglese, ed era stato il dischiudersi di un nuovo mondo meraviglioso e di nuovi sogni impensabili.

A rileggerlo dopo esser stata in India e dopo aver letto altri libri, pensavo che un po' di quella magia fosse svanita, ma invece no, proprio no.

Sarà perché rileggerlo in inglese è una nuova scoperta a ogni parola e ogni frase, da come è scritto d'incanto, ma anche perché questo romanzo è come l'India: ogni volta che ci si va ci sono sempre nuove da scoprire, da rivedere, da reinterpretare, da reinventare. 
  
E poi fra poco esce anche il film!  
Alla fine la regista Deepa Mehta ce l'ha fatta (con la partecipazione dello stesso Rushdie alla sceneggiatura) e Midnight's children sarà presentato al Toronto International Film Festival il prossimo 9 settembre e uscirà nelle sale in autunno (in Italia però non vi so dire).

L'idea di fare un film era nata nel 2008 e si è finalmente realizzata nel 2011: il film è stato girato a Colombo in Sri Lanka, in territorio "neutro", per i noti problemi di Rushdie con i fondamentalisti islamici e i forse leggermente meno noti problemi della Mehta con quelli hindu (in seguito ai suoi film Water e Fire).

Spesso i film dei libri che abbiamo amato sono una delusione, ma questo comunque non potrò non andarlo a vedere.



Sempre a proposito di film tratti da libri, ecco un'altra news cinematografica: 11 anni dopo il leone d'oro a Monsoon Wedding, domani 29 agosto verrà proiettato in apertura al Festival di Venezia  The reluctant fundamentalist di Mira Nair, tratto dal libro di Mohsin Hamid.

E poi, dulcis in fundo, una notizia bomba (anche se tuttora incerta e, visti i precedenti, non molto affidabile): dopo il fondamentalista riluttante di Lahore che racconta la sua storia post 11 settembre, sembra che Mira Nair voglia tornare alla storia del più amato eroe australiano per le strade di Bombay.
Ebbene sì, sembrerebbe che il film di Shantaram forse alla fine si faccia!

Commenti

  1. Ma che bello che sei stata in Albania! Io sogno il Montenegro :-) e sto aspettando con impazienza The Reluctant Fundamentalist nella versione di Mira Nair (che adoro... Salaam Bombay per me rimane il più bel film su Bombay, su quella Bombay di strada che tanto amiamo)... io sono immersa in Red Earth and Pouring Rain di Vikram Chandra... incredibile... un abbraccio e bentornata!

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  2. e viva i viaggi che rompono i pregiudizi!

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  3. Ciao Clara,
    sono passata prima dal tuo blog e ho visto che hai scritto un casino di post... che brava, ma io come faccio ora a leggerli tutti? :-)

    Sono stata anche in Montenegro (e certo, mi sono ben ricordata del tuo romanzo!).
    Nel passare la frontiera dall'Albania verso il Montenegro sembra di passare da Burundi alla Svizzera! Il Montenegro è molto bello naturalisticamente, una costa davvero stupenda, ma si è infighettato davvero parecchio e quell'atmosfera di gente cordiale e ospitale, accogliente e simpatica che ho trovato in Albania è totalmente assente (e non solo sulla costa, anche nell'interno).
    E' anche vero che in Albania non esiste quasi turismo, mentre il Montenegro, soprattutto d'agosto, è impacchettato di vacanzieri serbi e russi, inoltre stanno costruendo davvero ovunque!

    E' incredibile quanti pregiudizi ci siano sugli albanesi... quando ho detto che andavo in Albania ne ho sentite di tutti i colori, peggio dell'India, e non è neanche un posto "esotico". Io ho sempre avuto la curiosità di andarci, e quest'anno con pochi soldi e poche ferie è stata l'occasione giusta!

    Domani sapremo qualcosa del fondamentalista di Mira Nair!
    Anche a me era piaciuto molto Salaam Bombay, visto per la prima in tv tantissimo tempo fa, quando ancora davano dei bei film!

    Red earth è strepitoso, ma detto da me penso che ormai non valga più...

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    1. Grazie per questi consigli di viaggio. Allora, se dovessi attraversare l'Adriatico andrei di sicuro in Albania :-)
      Oh, quando in tv davano film come Salaam Bombay!
      Sempre + in attesa del Fondamentalista Riluttante (ma anche I figli della mezzanotte sarà una bella sfida). Baci

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    2. I figli della mezzanotte sarà una sfida ancora più ardua.... Vedremo!
      Un fortissimo abbraccio!

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  4. ecco, mentre leggevo il tuo post mi stavo proprio chiedendo di Shantaram...e alla fine: news!!! evvai, è il mio libro preferito in assoluto, non vedo l'ora di vederlo al cinema...

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  5. Ciao ElenaSole, benvenuta!
    Era chiaramente una prova: volevo vedere chi arrivava a leggere tutta questa pappardella fino in fondo! :-)
    Però non esultiamo troppo forte: chissà se c'è da crederci!
    Ma se alla fine anche I figli della mezzanotte hanno visto la luce, perché non dovrebbe vederla Shantaram?

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  6. Cara Silvia,

    è da un po' che diversi amici mi parlano con entusiasmo dell'Albania. Mi piacerebbe davvero molto andarci... E ancora di più dopo aver letto la Ibrahimi e anche Ismail Kadaré (ho letto Chi ha riportato Doruntina? e mi è piaciuto).

    Ho letto anch'io la notizia del film su "Il fondamentalista riluttante" e non vedo l'ora di saperne di più e comunque di vederlo, dato che il romanzo mi ha molto colpito.

    Aspettando il film su Shantaram ...

    P.S.: e visto che stiamo parlando di film, stasera all'arena di piazza Vittorio (la Chinatown romana) ho visto un bellissimo film, "Io sono Li", di Andrea Segre, ambientato a Chioggia. Da non perdere!

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  7. Di Ismail Kadaré ti consiglio anche "La città di pietra", ambientato ad Argirocastro, che è anche il posto che più mi è piaciuto in Albania (anche perché lì abbiamo conosciuto un signore appassionato dell'Italia che ci ha portato in giro ovunque e ci ha raccontato la storia della sua vita, tipo che durante il comunismo era stato messo in prigione perché ascoltava musica italiana...)

    Anche io andrò subito a vedere il Fondamentalista riluttante, poi ne riparliamo!

    Non l'ho visto "Io sono Li", grazie: ora cerco di procurarmelo!

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  8. Anche mio padre e' stato in Albania con degli amici all'inizio di quest'anno e si e' trovato proprio bene! Il marito di una mia amica ci ha pure lavorato come volontario e ha imparato la lingua. Al loro matrimonio c'erano diversi invitati albanesi ed e' stato molto interessante parlare con loro, anche perche' parlavano tutti benissimo l'italiano! Giusto qualche settimana fa ho letto un romanzo della Ibrahimi e mi e' piaciuto molto.
    Anch'io voglio vedere il film "Io sono Li", anche perche' e' stato girato a pochi metri dalla casa di una mia amica di Chioggia!!! Pero' qui in Germania mi sa che sara' difficile trovarlo...
    Invece cerchero' di tenere d'occhio i programmi dei cinema e chissa' che non riesca a vedere Midnight's children! Ti faro' sapere!

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  9. Ciao Karachan, ma com'è che sei sempre a matrimoni multiculturali? :-)
    Comunque è impressionante come moltissimi albanesi parlino correttamente l'italiano, anche chi non è mai stato in Italia. Imparano da radio e tv (infatti volevo ascoltare delle radio albanesi ma poi la frequenza mi finiva sempre su radio 24 o simili!).

    Sicuramente in Germania Midnight's children uscirà prima che in Italia, quindi facci sapere!
    Un caro saluto!

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  10. Gianni, mi è arrivata per email la notifica di un tuo commento, che però deve essere sparito da qualche parte perché qui non c'è! Comunque mi è arrivato, e anche io sono molto curiosa di vedere come han fatto a rendere in un film I figli della mezzanotte!

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  11. E leggendo un po' qua e là sembra che il Riluttante sia piaciuto.

    Le avrete già viste tutti, ma qui ecco qualche clip:
    http://trovacinema.repubblica.it/multimedia/copertina/the-reluctant-fundamentalist-clip/32193551

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    1. Ciao Silvia! Ho approffittato del blog per prendere giù parecchi titoli di libri da leggere, come sempre sei una fonte sicura su questo! Anche se ora non riesco a leggere molto...grazie!!

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    2. Grazie! Diciamo che ora sei leggermente impegnata e poi quando sei libera mica vorrai a metterti a leggere con le bellezze che hai lì.
      Avevamo l'idea di venire su nel weekend ma sembra debba diluviare, alla fine ne approfittiamo per andare a Genova.
      Bacioni!

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  12. ciao cara silvia, scusa le assenze, ma ti leggo, ti leggo... in questo post ci sono troppe cose golose da rincorrere, dopo il trasloco ci proverò! a presto;-)

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  13. ciao Elisa,
    non ti preoccupare, anche io a volte sparisco... però i miei blog preferiti come il tuo poi li leggo sempre (anche se silenziosamente).
    Finito il trasloco avrai tutto il tempo per gustarti tutte queste goloserie... Spero di averlo anche io!

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  14. Quella di "Shantaram" non la sapevo. Comunque io resisto e non l'ho ancora letto!

    Anch'io sono curiosa di vedere "Midnight's Chidlren" e "The Reluctant Fundamentalist", ma ho paura di prendere una cantonata, specialmente con il primo. Anche se mi piace tantissimo Deepa Mehta (al punto che la caccerò dentro alla mia tesi di dottorato, in qualche modo), ho seri dubbi sulla riuscita dell'adattamento di un libro così complicato dal punto di vista letterario.

    Sei più riuscita a vedere "Io Sono Lì"? A me è piaciuto molto. Uno dei pochi film in cui Venezia o il Veneto non sono stereotipati.

    Interessante leggere del tuo viaggio in Albania. Io ho moltissimi amici albanesi (Venezia è piena di studenti che vengono da tutti i balcanici) ed anni fa mi ero appassionata alla lingua. Noi la sentiamo parlare solo dai muratori, ma in realtà è molto musicale ed affascinante. Bello fare questi itinerari "off the beaten track", e non come l'intendono quelli che scrivono le guide di viaggio! ;-)

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  15. Ma chissà poi quando si farà, Shantaram! Magari anche lì ci vorranno quasi vent'anni come con Rushdie, hai tutto il tempo per convincerti a leggerlo!

    Comunque, anche io temo molto per i Children al cinema, ho letto delle recensioni che (prevedibilmente) dicevano che il film non è riuscito a portare sullo schermo la complessità narrativa del libro... ma questo me lo aspetto ed è anche logico. Io spero che non ne abbia tradito troppo l'anima. Vedremo!

    "Io sono Li" poi non l'ho più visto, ma è sempre attivo nella lista dei film da guardare (anche questa troppo lunga, come quella dei libri!).

    L'albanese è molto musicale, è anche abbastanza diverso a sentirlo parlare al nord rispetto al sud (fino a poco fa erano due dialetti distinti). E l'Albania è un viaggio molto interessante, così vicino all'Italia eppure così poco considerato (a torto!).

    E a proposito di guide turistiche, solo per il fatto che la Lonely Planet scriva "off the beaten track", puoi star tranquilla che ci sarà l'universo-mondo che ci andrà.

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