L'ultima canzone

di Siddharth Dhanvant Shanghvi "In questa vita, mia cara, non c'è pietà". Non abbiamo dubbi della spietatezza del destino fin dalle prime pagine del libro, quando una madre saluta sua figlia, destinata a un ottimo matrimonio, con queste parole. E ne saremo consapevoli per tutte le pagine dell' Ultima canzone , il romanzo d'esordio di Siddharth Dhanvant Shanghvi. È una storia esuberante, sensuale e dolorosa, di una famiglia nell'India degli anni Venti, scritta in modo particolare, con un linguaggio pieno di metafore, esuberante a sua volta, ridondante e affascinante come un lussureggiante giardino tropicale dopo le piogge monsoniche. (Ma io, che pure amo un stile barocco - tipo Rushdie - l'ho trovato un po' lezioso e talvolta eccessivo.) All'inizio la protagonista è la bella Anuradha, che lascia la sua famiglia di Udaipur per sposare Vadhmaan, un giovane medico di Bombay. Tutto sembra funzionare alla grande: un matrimon...