Ritorno a Bombay

Bombay, di nuovo.
Eccomi qui dopo 3 anni, in questa assurda citta'. Dopo aver camminato nei suoi vicoli in molti libri, sono tornata a camminarci con le mie gambe.
Niente e tutto e' cambiato.

Sento oggi sulla pelle umida di monsone perche' i libri che sono ambientati qui hanno quel fascino particolare: ogni storia e' possibile, ogni storia si intreccia con tutte le altre.
Ogni storia, anche la mia.


Commenti

  1. Silvia, se ti mando il mio indirizzo mi mandi una cartolina indiana??? :-)

    RispondiElimina
  2. e la tua quando ce la racconti?

    baci, cris

    RispondiElimina
  3. Stefania, certo!
    Cristina: quando torno giuro che racconto tutto, dovro' passare le giornate a scrivere...

    RispondiElimina
  4. Silvia, cara, hai incontrato per caso il fantasma di Gaitonde? O Sartaj nella meravigliosa "Bombay meri jaan"... e chissà se hai incrociato Floffy.
    Un abbraccio verde luce, in attesa dei tuoi racconti
    C.

    RispondiElimina
  5. Tutti li ho incontrati, anche K.D. che si e' miracolosamente rimesso in sesto e ora se la spassa a Bombay fra criminali e servizi segreti.
    A tutti ho dato i tuoi abbracci verde luce, a Floffy una carezza.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Il miracolo della letteratura indiana contemporanea

Dove la mente non conosce paura

Shantaram