Dove la mente non conosce paura

Mi sono ripromessa qualche giorno fa di mettere assolutamente un po' di poesia in questo blog. 
Non sono molto a mio agio a parlare di poesia, ma fa lo stesso, supererò il mio disagio, e d'ora in poi non perderò più nessuna occasione per parlare di poesia. 
Ed è subito arrivata la buona occasione per cominciare, anche se il contesto non è dei migliori. 

La vicenda segue la protesta degli scrittori indiani di cui vi avevo parlato qualche settimana fa in questo post.
In breve: gli scrittori indiani stanno protestando per il clima di violenza e intolleranza causato dal fondamentalismo hindu appoggiato dal governo. A loro si sono uniti artisti, intellettuali e attori.  

Pochi giorni fa anche Aamir Khan, grande star di Bollywood, in una intervista ha detto che lui (musulmano) e sua moglie (Kiran Rao, di famiglia hindu) si sentono sotto minaccia in India, e sua moglie è arrivata a chiedersi se non fosse il caso di lasciare il Paese.
Notare: non lui, ma sua moglie, in particolare perché preoccupata per il figlio.

Per questa frase Aamir Khan è stato oggetto degli insulti più volgari e pesanti: che se ne vada via dall'India, che se ne vada in Pakistan. 

Aamir ha replicato che no, non se ne andrà, perché l'India è la sua patria e lui la ama. 
Ha concluso il suo messaggio, e qui veniamo a noi, con una poesia dal Gitanjali, che Tagore scrisse più di 100 anni fa e che più appropriata non si può: per il contenuto (Tagore sognava allora un'India libera, non solo dagli inglesi ma anche da altri tipi di schiavitù) e per il metodo (replicare agli insulti con una poesia: quale migliore risposta?). 

Eccola qui. 
In italiano (nella traduzione di Girolamo Macuso) e in inglese (tradotta da Tagore stesso dalla sua poesia in bengalese) e anche in un video adattata in musica da A. R. Rahman. 


Dove la mente non conosce paura
         e la testa si tiene alta;
   dove il sapere è libero; 
   dove il mondo non è stato frammentato
   entro anguste pareti domestiche; 
dove le parole sgorgano 
    dal profondo della verità;
dove lo sforzo incessante tende le braccia 
                     verso la perfezione;
dove il limpido fiume della ragione 
                     non ha smarrito la via 
     nell'arida sabbia del deserto
                    delle morte abitudini; 
dove tu guidi innanzi la ragione
     verso pensieri e azioni sempre più ampi;

in cielo di libertà, Padre, 
                    fa che il mio paese si desti.

---

Where the mind is without fear and the head is held high
Where knowledge is free
Where the world has not been broken up into fragments
By narrow domestic walls
Where words come out from the depth of truth
Where tireless striving stretches its arms towards perfection
Where the clear stream of reason has not lost its way
Into the dreary desert sand of dead habit
Where the mind is led forward by thee
Into ever-widening thought and action
Into that heaven of freedom, my Father, let my country awake.


---

Commenti

  1. Silvia, sto seguendo tutto, e questo articolo con la poesia di Tagore l'ho letto proprio l'altro giorno su nn so quale quotidiano indiano! Anche ai miei studenti ho dato una traduzione sulla questione Aamir Khan, ma ci sono così tante cose da dire e da raccontare che ci vorrebbe una vita, o mille vite, perché qui ogni giorno è una vita intera
    ti scrivo presto! Ho finalmente preso Kalkatta e anche The Mountain Shadow, da Kitab Khana - non so se conosci questa bellissima libreria vicino Flora Fountain
    Un abbraccio ammirato per i tuoi bellissimi post

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  2. “Qui ogni giorno è una vita intera”.
    Verissimo, quando si è in India.
    Quando hai tempo, fra una vita e l’altra, mi piacerebbe sapere tantissimo come la vedi stando lì, che cosa si dice, che cosa dicono i tuoi studenti… Come vedi ho i miei informatori sul campo, ma la tua esperienza diretta mi interessa tantissimo.
    Sì, conosco la libreria, molto bella! Andavo spesso anche a un’altra poco lontana da lì, Strand Book Shop.
    Mi devi far sapere di Kalkatta. Mi hanno consigliato anche “One point two billion” ddi Mahesh Rao, sono racconti.
    Ti scrivo per email, sempre a proposito di poesia…

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  3. Molto bella la poesia di Tagore e molto bella la musica del video. Se i personaggi come Aamir Khan si fanno sentire, è una buona notizia.
    Un saluto
    (PS: chi viene a Firenze per River to River?)

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    Risposte
    1. Mi piacerebbe tantissimo venire, ma quest'anno non posso, in quei giorni sono via.
      Mi racconterai!

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