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Ravan & Eddie

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di Kiran Nagarkar Ravan ed Eddie. Due bambini cresciuti a pochi passi l'uno dall'altro, nello stesso chawl , condominio popolare brulicante di persone nella Bombay degli anni Cinquanta, ma divisi fin dalla nascita. Divisi dalla linea che passa fra il quarto e il quinto piano, la linea che separa gli indù dai cattolici. Ma soprattutto divisi dall'incidente raccontato nel memorabile incipit del libro: Ravan, ancora neonato, diventa "l'assassino" del padre di Eddie proprio lo stesso giorno in cui Eddie nasce.  Più avanti, Ravan (induista) viene cacciato dalla Sabha , covo di estremisti indù, lo stesso giorno in cui Eddie (cattolico) vi entra, accolto a braccia aperte da Guruji e dalla promessa di una stilografica. Ravan inizia a prendere lezioni di tae kwon do , mentre Eddie legge le storie del Mahabarata di nascosto dalla madre, che quando lo scopre trascina l'idolatra in chiesa per farlo esorcizzare.  Il film preferito di Ravan è Dil Deke Dekho ,  que...

Khasakkinte Itihasam (The legends of Khasak)

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di O.V. Vijayan (1930-2005) Khasakkinte Itihasam è un capolavoro. Pubblicato dopo dodici anni di lavoro nel 1968 su un settimanale in lingua malayalam e nel 1969 in un libro vero e proprio, è una delle opere fondamentali della letteratura malayalam moderna. Originariamente scritto in malayalam, O.V. Vijayan stesso lo tradusse o, meglio, lo riscrisse e reinventò, in inglese solo nel 1994, con il titolo The Legends of Khasak . Khasak è il nome del paesino nel quale è ambientato il romanzo, che corrisponde al villaggio di Thasarak nell'interno del Kerala, dove realmente l’autore visse per un periodo.  A Khasak noi arriviamo insieme a Ravi, un ragazzo giovane e moderno mandato a insegnare nella prima vera scuola del villaggio. Non che a Khasak non ci fossero scuole del tutto, ma le uniche presenti erano la madrasa per i musulmani e la scuola dell'astrologo indù, tanto che una scuola pubblica sembra una rivoluzione volta sconvolgere la vita tradizionale del vill...

Agenzia matrimoniale per ricchi

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di Farahad Zama Scrivo senza ironia o polemica. Consiglio sinceramente questo libro a chi vuole avvicinarsi all'India con cautela e senza sforzarsi troppo. A chi è interessato ai riti matrimoniali e pre-matrimoniali indiani e, dopo Monsoon wedding , si vuole beccare ben due matrimoni in un colpo solo (uno indù e uno musulmano). A chi fa piacere trovare la precisazione che Ganesh è la divinità con la testa di elefante e, nel caso comunque gli sia sfuggito qualcosa, ha a disposizione una serie di appunti finali in cui si spiega dov'è la città in cui è ambientato il romanzo, che lingua si parla e che cosa si mangia. A chi ha voglia di una lettura distensiva, leggera e gradevole, in cui compaiono gli aspetti più particolari (ai nostri occhi) dell'India visti attraverso gli annunci di una agenzia matrimoniale - per ricchi, in modo che i drammi o le sventure siano presenti ma lasciati sullo sfondo o facilmente risolti. A chi troverà interessante capire la logica e la cul...

Corruzione, baraccopoli, telefonini

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Il secondo libro di Vikas Swarup, I sei sospetti ,  mi ha fatto pensare a certe situazioni ricorrenti che spesso vengono descritte dagli scrittori indiani che ambientano i loro libri nelle metropoli e che raccontano il ribollente mare di intrecci e di storie. Penso per esempio a Giochi sacri , La tigre bianca , Nessun Dio in vista , lo stesso Le dodici domande di Vikas Swarup e via dicendo. A scanso di equivoci, non voglio dire che questi siano situazioni di tutta la letteratura contemporanea indiana: ho solo notato alcune situazioni consuete fra i libri di successo in lingua inglese pubblicati all'estero e diventati successi internazionali. Sempre a scanso di equivoci, non voglio neanche dire che questi siano, o stiano diventando, nuovi stereotipi. Per ora mi sono solo divertita ad annotarli. Eccone alcuni, e invito ad aggiungerne altri. Le star del cinema (attrici o produttrici) ricevono migliaia di lettere al giorno da tutta l'India che chiedono di recitare...

I sei sospetti

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di Vikas Swarup Insoliti sospetti Tiene incollati alle pagine, con il suo ritmo veloce come quello di una serie tv, con i suoi toni ironici, le sue situazioni esilaranti, i suoi personaggi bizzarri, con tante micro-idee, tutte geniali, disseminate per le pagine. I sei sospetti , il secondo libro di Vikas Swarup dopo Le dodici domande (da cui è stato tratto il pluripremiato film The Millionaire ), parte da un omicidio per attraversare tutta l'India da nord a sud, dalle baraccopoli ai palazzi dei ministeri, dalle case lussuose delle dive di Bollywood agli squallidi quartieri di periferia di Lucknow. I sei sospetti del titolo sono i sei protagonisti che ci portano a spasso tra diverse classi sociali, situazioni e mentalità, quasi a rappresentare un'India multipla e mai univoca, in cui tutto si intreccia e si amplifica. Eccoli: 1. il ministro dell'interno dell'Uttar Pradesh, pronto a sacrificare qualsiasi cosa per la sua carriera politica, dal partito a suo fig...

Il paese delle maree

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di Amitav Ghosh Ha il ritmo dolce e altalenante delle maree, questo romanzo di Ghosh, diviso fra presente e passato, fra alta e bassa marea, fra ricerca scientifica ed emozioni primordiali, fra mare e fiume, fra le storie dei due protagonisti, Piya e Kanai, che si alternano pagina dopo pagina. Fino a quando l'alta e la bassa marea non si confondono, fino quando anche queste due storie si incontrano, si fondono insieme come fa l'acqua dolce con quella salata, quella che viene dal Gange con quella del golfo del Bengala, proprio là dove il fiume sacro incontra il Brahmaputra prima di sfociare in mare e si trasforma in un labirinto di corsi d'acqua, isole e canali, in mezzo alle foreste di mangrovie, dove le tigri attaccano gli uomini, dove gli uomini pescano granchi e dove anche il passato doloroso e il fluire della storia danno un senso al presente. E' in questo luogo particolare, i Sundarbans, che Piya, una cetologa americana di origini indiane, è venuta ...

Hotel Calcutta

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di Sankar "Gente che va, gente che viene." Descrivere la vita attraverso gli eventi e i personaggi che si incontrano in un grande albergo è un sicuramente un'idea suggestiva e intrigante. Ma tutto diventa ancora più interessante, almeno ai miei occhi, se l'hotel in questione è lo Shahjahan della Calcutta degli anni Cinquanta, e se gli occhi che guardano la gente che viene e che va sono quelli di Shankar, giovane impiegato - quasi per caso - nell'albergo più prestigioso della città, "un palazzo in cui avrebbero potuto risiedere il nimaz o il maharaja di Baroda senza sacrificare la propria gloria o la propria magnificenza ". Lo Shahjahan diventa per Shankar un luogo di lavoro e di crescita, dove abbondano le occasioni di incontrare persone particolari: ballerine e nani per le serate di cabaret, grandi industriali che combattono giochi d'amore e di potere fra le suite numero uno e la suite numero due, star del cinema in crisi con il marito, res...