Mezzanotte
Mezzanotte.
L'ora delle streghe e dei vampiri. L'ora delle fiabe, l'ora di Babbo Natale e della Befana.
L'ora delle carrozze e delle zucche. L'ora dell'uomo nero, ma anche l'ora delle fate, del loro ingenuo e leggero sbatter d'ali.
Mezzanotte. L'ora delle lettere d'amore.
E' in questa mezzanotte che scrivo, quasi pronta per partire, non per l'India, non questa volta.
Mezzanotte. L'ora di quei figli della mezzanotte che ora popolano l'India intera.
Ho come un rimpianto, quasi se avessi tradito qualcuno, a non andare in India quest'anno.
D'altra parte questo è l'anno no. Dalla prima volta che sono andata in India, c'è poi sempre stato un anno sì e uno no. Uno in India, per consolidare un legame, uno no, per non scordarmi del resto del mondo. E questo è l'anno no. Parto, per ragioni indipendenti dalla mia volontà, per la Cina. Paese che, più di me, affascina i miei amici indiani che mi scrivono “l'India ha molto da imparare dalla Cina”. So di cosa parlano: sviluppo, fabbriche, autostrade, banche.
Ma io qui mi sento in colpa: so che i bambini di Bombay mi avrebbero voluto rivedere, Prem dice che gli manco, Rano si è incazzata di nuovo che non vado da lei.
Per una volta, parto senza libri. Senza i miei romanzi indiani, senza le poesie di Tagore, senza letture, senza parole, senza queste Indian words, senza blog. Lascio tutto qua. Che tanto poi torno.
Mezzanotte. L'ora dei rimpianti.
Mezzanotte. L'ora dell'amore.
L'ora delle streghe e dei vampiri. L'ora delle fiabe, l'ora di Babbo Natale e della Befana.
L'ora delle carrozze e delle zucche. L'ora dell'uomo nero, ma anche l'ora delle fate, del loro ingenuo e leggero sbatter d'ali.
Mezzanotte. L'ora delle lettere d'amore.
E' in questa mezzanotte che scrivo, quasi pronta per partire, non per l'India, non questa volta.
Mezzanotte. L'ora di quei figli della mezzanotte che ora popolano l'India intera.
Ho come un rimpianto, quasi se avessi tradito qualcuno, a non andare in India quest'anno.
D'altra parte questo è l'anno no. Dalla prima volta che sono andata in India, c'è poi sempre stato un anno sì e uno no. Uno in India, per consolidare un legame, uno no, per non scordarmi del resto del mondo. E questo è l'anno no. Parto, per ragioni indipendenti dalla mia volontà, per la Cina. Paese che, più di me, affascina i miei amici indiani che mi scrivono “l'India ha molto da imparare dalla Cina”. So di cosa parlano: sviluppo, fabbriche, autostrade, banche.
Ma io qui mi sento in colpa: so che i bambini di Bombay mi avrebbero voluto rivedere, Prem dice che gli manco, Rano si è incazzata di nuovo che non vado da lei.
Per una volta, parto senza libri. Senza i miei romanzi indiani, senza le poesie di Tagore, senza letture, senza parole, senza queste Indian words, senza blog. Lascio tutto qua. Che tanto poi torno.
Mezzanotte. L'ora dei rimpianti.
Mezzanotte. L'ora dell'amore.
cara Silvia,
RispondiEliminaho letto con ammirazione le tue bellissime parole ...cosa aggiungere ? ti auguro che il viaggio in Cina appaghi la tua voglia di dare e ricevere amore,di conoscenza,di scoprire, chissà, che i cinesi, in fondo, sono proprio come noi,con gli stessi sentimenti,che forse hanno bisogno di stimolo per essere esternati. Forse troverai dei tesori meravigliosi, nell'anima delle persone con le quali verrai in contatto. Ti auguro ogni bene; quando tornerai riprenderai il filo solo brevemente interrotto. ma noi saremo tutti quì ad aspettarti. Ciao, Roberto 27
Cara Silvia,
RispondiEliminati auguro un buon viaggio in Cina e non vedo l'ora di sentire i tuoi racconti e le tue impressioni.
tanti baci, cris
Buon viaggio! Ho visitato la Cina più di 15 anni fa, un secolo fa per questo paese, proprio non lo riconoscerei.....Spero di leggere le tue impressioni ed avere tue notizie.
RispondiEliminaValentina
Grazie mille, Roberto, Cristina e Valentina!
RispondiEliminaVi scrivo dalla Cina, dallo Yunnan. Devo dire che ha proprio ragione Roberto: i cinesi sono proprio come noi! Con tanta voglia di cantare, ballare, di stare in compagnia, di divertirsi, di parlare e raccontare.
In un certo senso, molto piu' simili a noi degli indiani.
Ma vi diro' meglio al mio ritorno...
Per ora un bacio e tanti cari saluti.
buona vacanza silvia,
RispondiEliminaa presto!
Grazie anche a te, Sonia!
RispondiEliminaCi risentiamo il 25 agosto o giu' di li', a presto!