di Mahmud Rahman Più acqua che terra Più acqua che terra: così appare il Paese di origine di Mahmud Rahman, visto dall'alto, dall'aereo che lo riporta a casa, a Dacca. Un labirinto grigio-blu di fiumi zigzaganti in mezzo a un mosaico di campi verdi. Eppure proprio quell'acqua, fonte di vita come una madre, come le madri e le donne di queste storie, viene maltrattata e uccisa, come suggerisce il racconto che dà il titolo al libro. Mahmud Rahman è un autore nato a Dacca nel 1953, rifugiato a Calcutta durante la guerra del 1971 e poi emigrato negli Stati Uniti. Killing the water è il suo primo libro, scritto in lingua inglese, per il momento pubblicato solo in India e nel subcontinente. Ed è il primo libro del mio viaggio alla scoperta del Bangladesh. In questi racconti, l'immagine del Bangladesh e dei suoi abitanti rispecchia quella delle sue acque: liquida, mutevole, sempre in divenire, sempre in esilio nella propria terra, intrisa di separazioni e...
Grazie per avermi citata e linkata. Icroci di Civiltà è ormai diventato un incontro fisso anche con gli scrittori indiani (in passato ha ospitato anche Salman Rushdie, Anita e Kiran Desai, Meena Alexander).
RispondiEliminaEh, peccato che gli scrittori indiani siano di giovedì!
RispondiEliminaMi piacerebbe tanto andarci, ma purtroppo non posso proprio arrivare fino a Venezia, peccato che Seth e Saraogi mi piacciono molto, mentre la Doshi non l'ho letta.
RispondiEliminaGià, dispiace anche a me non andare, ci racconteranno le nostre amiche venete!
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