La Spartizione del cuore

di Bapsi Sidhwa

1947: l’impero britannico lascia il subcontinente indiano e nascono due stati indipendenti, India e Pakistan.

Una linea di confine viene stabilita fra le due nazioni in modo da dividere il Pakistan musulmano dall’India induista. Questo evento epocale, a cui contribuirono sia gli inglesi, sia il Congresso che la Lega musulmana, conosciuto con il nome di Partizione o Spartizione, causò una delle più grandi migrazioni del secolo scorso provocando più di dieci milioni di profughi e un milione di morti.

Nel romanzo della scrittice pakistana Bapsi Sidhwa, è Lenny, una bambina di otto anni di Lahore (oggi in Pakistan), a raccontarlo attraverso i suoi occhi increduli e sconcertati. Lenny, protagonista e narratrice della storia, prima della Partizione vive a Lahore insieme alla famiglia appartenente alla comunità parsi, minoranza di religione zoroastriana.

Proprio come la protagonista, l’autrice del romanzo è nata e cresciuta a Lahore nella comunità parsi, e ha vissuto gli eventi della Partizione durante la sua infanzia.

Il romanzo inizia descrivendo l’atmosfera di una tranquilla cittadina in cui convivono persone di diverse religioni, parsi, musulmani, sikh, indù, in modo certo non totalmente idilliaco o ideale, ma sempre volto al rispetto personale e alla reciproca tolleranza.

Quando la linea della Partizione viene tracciata, la violenza esplode in tutta l’India, ma soprattutto lungo il confine. Milioni di persone, che da un giorno all’altro si svegliano nello stato “sbagliato”, perché non corrispondente alla loro religione, si spostano da una parte all’altra del confine.

Chi fino al giorno prima era andato d’accordo con il vicino di casa, si trasforma in un fanatico della propria religione e in un massacratore pronto a tutto. I treni, che prima univano Delhi e Lahore trasportando affacendati viaggiatori e ogni tipo di merce, si trasformano in treni-fantasma, carichi di cadaveri, di parti mutilate di corpi umani, merce spedita al di là del confine per generare odio e terrore. Gli stessi treni che già lo scrittore indiano Khushwant Singh aveva descritto in Quel treno per il Pakistan, altro bellissimo romanzo ambientato durante la Partizione.

Lenny osserva allora, senza essere in grado di spiegare (in quanto bambina, ma chi è in grado di spiegare l’orrore?) come persone che, fino a poco prima vivevano a fianco a fianco, si ammazzino l’un l’altra nei più atroci dei modi, come vendette personali si trasformino presto in stragi, come dal corteggiameno si passi senza rimorsi allo sfruttamento. Le sue domande, ingenue e profondamente lecite, rimangono senza risposta: “L’India sta per essere spaccata in due. Cosa succede se la spaccatura passa proprio per casa mia? Perchè oggi ognuno è se stesso e il giorno dopo indù, musulmano, sikh o cristiano?”

Nonostante tutti i risvolti tragici, il tono della narrazione riesce a essere talvolta addirittura ironico e accanto a scelte di tipo realistico, non mancano parti di tipo più simboliche, rendendo il romanzo fortemente evocativo. Il punto di vista della bambina, con la sua immediatezza, così come l’uso continuo del presente storico, se da una parte creano una simultaneità fra passato e futuro e uno svolgimento “in diretta”, d’altra appiattiscono lo svolgimento temporale, eludendo anche ogni riflessione. Così chi cerca un approfondimento più ampio di tipo storico e politico della Partizione, non resterà soddisfatto: il romanzo è una registrazione, efficace e sconcertante, di quello che accadde in una città come Lahore in quel periodo storico.

D’altra parte, però, sarebbe stata una scelta alquanto difficile quella di voler spiegare questa violenza, così come tutte le altre che ogni tanto ci si ripresentano con modalità molto simili e di fronte a cui sembrano non esserci spiegazioni razionali.

Leggendo il romanzo, non abbiamo quindi altra possibilità che quella di prendere atto di tanta violenza e di chiedere, a nostra volta: perché?

Commenti

  1. Ciao, è molto interessante questo blog: anche io mi interesso un po' di libri indiani!
    Volevo leggere qualcosa sulla Partizione: ma secondo te è più bello questo libro o Quel treno per il Pakistan? Ne ho sentito parlare molto bene e mi sembra che anche a te sia piaciuto.
    Conosci altri libri sull'argomento?
    Grazie

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  2. Grazie Giulia!
    I due libri sono diversi. La Spartizione del cuore è una registrazione degli eventi con gli occhi di una bambina, quindi ricca di emozioni immediate. Quel treno per il Pakistan, invece, è più complesso, cerca di spiegare le dinamiche delle violenze, prendendo come esempio un piccolo villaggio al confine e basandosi sulla psicologia collettiva e su quella individuale dei personaggi.
    Personalmente a me è piaciuto di più Quel treno.
    La Partizione è presente in molti libri, anche se magari non è l'argomento principale, tanto è stato un evento traumatico. Per esempio, se ne parla nei Figli della mezzanotte, nel Ragazzo giusto, in Chiara luce del giorno, in Giochi sacri di Chandra (c'è un capitolo con un "intermezzo", un racconto a sé), nelle Linee d'ombra di Ghosh.
    Sull'argomento poi ci sono tanssimi saggi, ma non molti sono tradotti in italiano. Nel libro "In India" di Dalrymple c'è un capitolo dedicato al Pakistan e alla Partizione.
    Appena ho un po' di tempo, magari ci scrivo un post.
    Ciao!

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  3. Grazie!
    Allora vedo che ne ho di cose da leggere... bene!
    Leggerò sicuramente Quel treno per il Pakistan...

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  4. Silvia, da appassionata di cinema indiano, se non l'hai visto (te lo posso prestare eventualmente ;-)) ti consiglio di guardare "Earth - 1947" di Deepa Mehta.
    Bada, non è un capolavoro. E come al solito a me piacciono sempre di più i libri nei casi di trasposizioni cinematografiche. Però Aamir Khan è un grande!
    Ciao
    Serena

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  5. Grazie, non l'ho visto, ma è sicuramente uno dei film che mi piacerebbe vedere
    (di Deepa Metha ho visto solo "Acqua").
    Se me lo presti non disdegno! :)
    In tema di partizione, avevo visto "Acque silenziose", mi era piaciuto molto.

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  6. Anche a me di solito piacciono più i romanzi dei film, tranne nel caso che il romanzo sia ispirato al film (come nel caso di "Lezioni di Piano"). Forse è anche il caso di "Water" (che non ho visto, l'unico della trilogia che mi manca). Io ho visto "Earth" di Deepa Mehta e adesso vorrei leggerne il libro, se non altro per approfondire le emozioni dei protagonisti. Da un libro si capiscono sempre meglio. Il fatto che la famiglia protagonista sia parsi è anche un fatto completamente nuovo per me, in un certo senso offre un punto di vista distaccato sulla vicenda (visto che i parsi erano più o meno neutrali).

    Mi piacerebbe leggere sia questo libri sia "Quel Treno per il Pakistan". La partizione è uno dei fatti storici indiani più interessanti e più inspiegabili per me.

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  7. Stefania,
    visto che nel frattempo ho visto Earth, devo dire che il libro è più bello, mentre per Water è più bello il film.
    Hai letto il libro di "Lezioni di piano"? Io ho visto solo il film.

    Ti consiglio sicuramente Quel treno per il Pakistan.
    A proposito di parsi, invece, hai mai letto niente di Rohiton Mistry (anche se in realtà non c'entra niente con la partizione)?
    A me è piaciuto moltissimo Un lungo viaggio.
    (sto iniziando a odiarmi da sola per questa mia autoreferenzialità di link...)
    A Bombay volevo andare a visitare un tempio parsi, ma mi hanno cacciata via (molto gentilmente, per la verità) perché non ero parsi pure io!

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  8. Avrei urgentemente bisogno del libro "La spartizione del cuore" per la tesi di laurea, ma è praticamente impossibile trovarla. Vi chiedo "calorosamente" aiuto se potete!
    vi prego di contattarmi all'indirizzo mail:
    cesare.marchione@tiscali.it

    GRAZIE!!!!

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  9. Ciao Cesare, di dove sei?
    Forse ora è introvabile se lo devi comprare, ma è un libro presente in molte biblioteche, se non altro almeno con un prestito interbibliotecario. Hai già provato questa strada?
    Se no, la versione originale inglese è sempre disponibile se la ordini online.

    Se ci fai la tesi sopra, devi assolutamente leggere (se non l'hai già fatto), in tema di Partizione, anche "Quel treno per il Pakistan" e i racconti di Manto!

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